martedì 27 aprile 2010

Allenamenti: dal 19/04/2010 al 25/04/2010

Settimana strana quella appena trascorsa: sono reduce dalla Mezza Maratona di Annecy, corsa la domenica prima, e in previsione per sabato c'è un 3000m. Insomma, una settimana per recuperare una gara lunga e faticosa e preparare una gare corta e vivace; una bella sfida!

Il lunedì mattina le gambe sono sensibilmente stanche, ma so che la sera non potrò andare a correre, e così decido di partire per un fondo lento di defaticamento. Mi ci vuole poco a capire che la condizione fisica è peggio di quanto pensassi! Dopo mezz'ora corsa ad una media di 5'/km sono già a secco, e mi rifugio verso casa con la coda tra le gambe.
Un altro fondo lento di recupero il martedì sera, corso questa volta con parecchia disinvoltura, poi mercoledì mi do appuntamento in pista per provare a fare un lavoro facile ma veloce, in previsione della gara di sabato.
Il giovedì sera inserisco un altro fondo: approfitto del fatto di dover raggiungere alcuni amici con cui ho corso la mezza maratona per fare un bel giro, e poi raggiungo i miei amici in pista dove mi fermo a fare qualche esercizio e qualche andatura.
Venerdì è il giorno che precede la gara, e ne approfitto per scaricare: non più di una vnetina di minuti di corsa, giusto il necessario per tenere le gambe in moto.
Il sabato corro i miei 3000m, che mi lasciano stranamente poco stanco: segno evidente che non ho dato il massimo!
Questo mi permette, comunque, di fare un buon fondo di 15km la domenica, corso a ritmi leggermente più elevati di quanto mi aspettavo, e che mi lascia la sera con una piacevole sensazione nelle gambe.
E' così che si conclude questa strana settimana di transizione. Nel complesso la settimana nuova comincia con buone sensazioni, e con la promessa di fare dei buoni allenamenti in preparazione non solo del 3000 di sabato prossimo, ma soprattutto dei CDS a Torino il 15 maggio, quando sarò impegnato sui 3000 siepi (gara che aspetto con ansia e con la voglia di migliorare il mio personale).

Ricapitolativo:
Lunedì: 30' corsa lenta (ritmo ~5'/km)
Martedì: 75' corsa lenta (ritmo ~4'20''/km)
Mercoledì: 30' riscaldamento + andature + 10x400 in ~1'09'' con l'ultimo in 1'03'')
Giovedì: 50' fondo lento (4'/km)+ andature ed esercizi + 20' fondo lento (4'/km)
Venerdì: 20' fondo lento
Sabato: gara (3000m)
Domenica: 15km fondo (3'47''/km)

3000m a Grenoble

Sono passati 6 giorni dalla Mezza Maratona di Annecy, e la sensazione è di aver recuperato senza eccessivi problemi la fatica, riuscendo in settimana a metterci anche un lavoro in pista. Queste sono le premesse di un sabato pomeriggio di sole a Grenoble, in cui il GUC (Grenoble Université Club) organizza il meeting di apertura della stagione delle gare in pista.
Parecchie sono le gare proposte: velocità, ostacoli, lanci, salti... e non può mancare il mezzofondo.
Due sono le gare proposte in queste discipline: i 1000m ed i 3000m. Scelgo di prendere parte alla seconda, più vicina per distanza ai miei obiettivi stagionali, i 5000m ed i 3000 siepi.

Lo stadio, quel giorno, ospita anche i campionati regionali di atletica per disabili mentali. E' bello veder correre questi ragazzi, uno di loro al traguardo esulta a gran voce "Sono arrivato quinto!", e poco gli importa di sapere che gli atleti in tutto sono sei, perché per lui è comunque una vittoria, e nessuno può privarlo della gioia che prova.

Tra le varie gare, però, i ritardi si accumulano, e siamo ben oltre l'ora prevista inizialmente, quando finalmente ci schieriamo dietro la linea di partenza posta al termine del rettilineo opposto all'arrivo. Sono sette e mezzo i giri da fare, e sinceramente non mi preoccupano affatto; in fondo, arrivo da una gara di 21 km, e la distanza che mi aspetta mi sembra talmente ridicola in confronto!

La partenza è subito un disastro: la pistola che doveva darci il via non spara, e nessuno parte se non al colpo della seconda pistola (quella usata in genere per le false partenze), che giunge però assolutamente inaspettato. Il mio tempo di reazione è più lungo del previsto: non sono sicuro che ci abbiano dato davvero il via, ma vedo gli altri partire e mi decido anche io. Ormai però quasi un secondo è già perso, e poi non sono nemmeno sicuro di quando sia partito davvero il cronometro, dato che il segnale viene comunque inviato dalla prima pistola e non dalla seconda. Se in effetti la cilecca della prima ha fatto comunque partire il cronometro, probabilmente abbiamo perso almeno un paio di secondi.

Tutto questo non mi importa più, comunque, una volta partito. E' il momento di ricercare il mio ritmo di gara. Purtroppo qualcuno mi supera, si piazza di fronte a me, e rallenta. Mi allargo in seconda corsia, supero lui ed un altro compagno di allenamenti, mi porto in terza posizione (noncurante dei primi due, che so essere molto più veloci), ma ecco che lo stesso individuo di cui sopra mi supera di nuovo, e mi si ripiazza davanti. Non capisco le sue intenzioni, ma se crede di tirare lui, ha sbagliato completamente gara. Mi sta intralciando, mi rallenta un sacco, e non riesco a superarlo. Ad un certo punto sono tentato di spingerlo via, poi finalmente trovo un varco, mi insinuo e vado via. Così si concludono i primi 400m di gara: nell'indecisione più assoluta, e l'impressione è di aver perso secondi importanti.

E' una giornata di vento: come al solito a Grenoble, il vento soffia contrario sul rettilineo opposto alla partenza. Non ho voglia di faticare più del dovuto, e decido di farmi passare dall'amico che c'è dietro di me, per far tirare lui. Non voglio fare lo stesso errore che ho fatto a Torino il mese scorso, dove dopo aver tirato tutta la gara, sono arrivato stanco agli ultimi 600m, finendo in modo osceno. Mi piazzo dunque dietro di lui, ma mi basta un giro di pista per rendermi conto che il ritmo è troppo basso. Niente da fare, bisogna andare via, ma intanto due giri sono conclusi, ed ho già perso secondi importanti.

E' difficile riuscire a cambiare ritmo, su questo tipo di gare: si tratta di accelerare di non più di un secondo e mezzo a giro, e se ormai si è partiti su un ritmo, capire esattamente di quanto si è aumentato risulta difficile. Così succede che anche il terzo giro lo corro male. Il ritmo diventa irregolare, con giri più forti ed altri più lenti.
Davanti a me vedo uno dei due che avevo fatto andar via all'inizio. Mi rendo conto che è in difficoltà, vorrei provare a raggiungerlo ma non riesco, nonostante la distanza si riduca inesorabilmente.
Al 2000m mi urlano un tempo: 6'16''... Troppo lento, sono a 6 secondi dal passaggio minimo che speravo di tenere. Allora, mi dico, bisogna provarci, almeno finire bene. Accelero, ed i due inseguitori che già stavano staccandosi rimangono ancora più indietro. Ben presto è il momento degli ultimi 400m. Un ultima pigiata sull'acceleratore, ed il giro di pista finisce in un attimo. Il cronometro è fermo sui 9'18''11, nuovo personale, ma che mi delude molto. Contento comunque per un ultimo chilometro corso bene, in crescendo. Se solo fosse stato a conclusione di una gara corsa come si deve, sarei stato sicuramente più contento.

Il prossimo appuntamento sulla stessa distanza è sabato prossimo, ad Aix Les Bains, per un altro meeting in pista. E speriamo, questa volta, di fare un po' meglio!

Tempo finale: 9'18''11

lunedì 19 aprile 2010

Mezza Maratona di Annecy

Non è esattamente il periodo migliore, per me, per affrontare i 21km di una mezza maratona, ma quando i tuoi amici decidono di andare, e la cosa si trasforma più in una manifestazione simil-goliardica che altro, 21km non sono neanche una distanza eccessiva, e si può provare ad affrontarli.
Questo è lo spirito con cui sono partito ieri mattina alla volta di Annecy, per percorrere quella che, senza dubbio, è una delle mezze maratone più suggestive.
E' la mia prima mezza maratona in cui avrò un tempo ufficializzato, e parto con la consapevolezza che, nonostante mi manchino allenamenti lunghi nelle gambe, vengo da una buona preparazione invernale, fatta anche di allenamenti sulla stessa distanza con tempi buoni (un 1h15'50'' corso a Gennaio, da solo, e sulla neve... distanza presa con il Garmin, certo non precisissima, ma sicuramente più che indicativa!). E' da parecchio però che non faccio più allenamenti con lunghezze ed intensità tali, dato che in questo periodo preparo cose ben diverse. L'obiettivo stagionale è il personale sui 3000 siepi, e gli allenamenti sono più che altro rivolti a quella gara, con un occhio ai 5000m e gare su strada sui 10km. Come a dire... una mezza maratona c'entra come i cavoli a merenda.
Ciò nonostante, eccomi lì, in un caldo pomeriggio savoiardo, con il mio pettorale appuntato sul petto (3141), e voglia di fare comunque bene.
La quantità di gente presente è davvero incredibile. Alle 8:30 del mattino è partita la maratona, con i suoi oltre 3000 iscritti, e la maggior parte è ancora lì a godersi il caldo sole primaverile. La nostra partenza è invece prevista alle 14:00.

Il percorso sarà lungo il lago, un andata e ritorno lungo la pista ciclabile, con un piccolo anello al giro di boa.


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Mi avvisano che il ritorno potrebbe essere con vento contrario. La cosa un po' mi preoccupa: soffro psicologicamente il vento, e trovarmelo al ritorno, dopo aver già corso 10km, potrebbe rendere l'impresa più ardua del previsto.

Con oltre 3000 iscritti, non è facile riuscire a piazzarsi in buona posizione alla linea di partenza. Incredibilmente, riesco a guadagnare comunque la prima linea. Almeno non dovrò aspettare che la massa di atleti cominci a muoversi per poter partire, e non dovrò recuperare centinaia di posizioni con uno sforzo ulteriore.

Ben presto arriva il momento della partenza. I miei propositi sono di mettermi subito ad un ritmo che mi sia consono. Purtroppo non ho idea di quanto possa valere, e dovrò accontentarmi di correre a sensazione.
Pronti... via! Il primo lungo rettilineo scorre sul lungolago della bella cittadina, e il gruppo si allunga subito. Davanti il gruppo dei forti, e dietro, in fila indiana, i vari concorrenti che cercano di trovare il proprio ritmo di gara.
Il primo chilometro scorre veloce, forse persino troppo. Mi sforzo di rallentare, ma mi faccio tirare da chi è vicino, e così passo ai primi 1000m in un tempo che un po' mi spaventa: 3'24''.
Troppo forte, mi dico. Ma nel frattempo affianco una donna, e decido di farle da lepre. Così percorriamo il secondo ed il terzo chilometro. Qualcuno dietro di me chiede se sono la lepre ufficiale, e se da fastidio se si aggrega. Rispondo no, nessun problema, e che come lepre mi sono semplicemente improvvisato. Controllo i passaggi al 2° e 3° chilometro. Bene, abbiamo rallentato un po' il ritmo, ora intorno ai 3'30'' di media.
Il superamento del terzo chilometro riserva una simpatica (?!?) sorpresa. Non molte centinaia di metri dopo, uno strappetto di un centinaio di metri di salita. Nulla che non possa essere facilmente superato, e la freschezza dei pochi chilometri percorsi fin'ora ne rende facile il superamento. Purtroppo è una di quelle cose che, però, ti entra nelle gambe, e sicuramente più tardi si fa sentire.
Qualcuno supera il nostro gruppetto, ad un ritmo non molto più elevato del nostro; decido di provare a sfruttare la scia, e ci lanciamo ad un lento ma costante recupero nei confronti di altri atleti davanti a noi. I chilometri scorrono facili, nonostante il caldo e le raffiche di vento che ogni tanto ti soffiano contro. Sfrutto bene la scia di un gigante: dietro di lui il vento non lo sento neanche più, e mi faccio portare tranquillo.
Il passaggio al 5° chilometro mi sembra ottimo: 17'30'', che tradotto fa 3'30''/km.
Continua facile la corsa, fino al 8° chilometro. Lì un'altra rapida ma breve salita, seguita da un lungo tratto su una strada chiusa per noi solo a metà. Siamo quasi a metà strada, ed il giro di boa è sempre più prossimo. Una leggera discesa, ed ecco il primo "traguardo", dove il tempo parziale ufficiale sarà di 35'36''. Significa aver corso un po' meno forte questi ultimi 5km, rispetto ai precedenti, ma non è un problema. Se solo riuscissi a tenere questo ritmo, sarebbe perfetto. La proiezione sul tempo finale è comunque intorno all'ora e quindici.

Il passaggio all'11° è ancora ottimo, complice anche una leggera discesa. Il dodicesimo chilometro immette su un tratto di sterrato, con un leggero falsopiano che in realtà tende a salire. Qui cominciano i problemi. Di colpo mi trovo con le gambe che non girano più. Mi rendo conto solo ora che i ritmi che ho tenuto nella prima metà di gara erano troppo alti, e che non sarò in grado di tenerli per i restanti 9km. Mi consola il fatto di sapere che ormai sono oltre metà gara, e che ogni passo che faccio mi porta più vicino alla meta. Da una parte, il fisico che sta cedendo, dall'altra la mente, che non vuole mollare! Il quattordicesimo chilometro reimmette sulla ciclabile percorsa all'andata. Un fiume di gente sta ancora percorrendo l'ottavo ed il nono chilometro. Ci penso, e mi dico... sono tra i primi, non posso mollare! Devo tenere fino alla fine! Ormai però il ritmo è calato, e da una media di 3'35'' sono passato ad una di 3'45''/km. Le forze mi abbandonano pian piano, soffro il caldo, ed un maledetto bicchiere d'acqua mancato al rifornimento mi lascia senza la possibilità di rinfrescarmi.
15° chilometro, 54'06''. Significa aver peggiorato di altri 30'' rispetto ai 5km precedenti.
Da lì in poi, è tutto in salita. Non tanto la strada, quella resta in piano. La salita la vedo io. So che mancano 6 km al traguardo, ma nonostante mi sforzi, non riesco più a tenere il passo. Alcuni timidi tentativi di attaccarmi a quei (pochi per fortuna) che mi superano. Fortunatamente dietro di me non c'è esattamente il vuoto, ma quasi.
Al rifornimento del 18km, anziché un bicchiere d'acqua, recupero un bicchiere di qualcos'altro. Non me ne rendo subito conto, ma dopo una sorsata mi accorgo che non c'è solo acqua. Troppo tardi: non sono abituato a bere questo genere di reintegratori durante la corsa, ed il dolore al ventre mi sorprende poche centinaia di metri dopo. Anche la media ne risente, con il 20° chilometro corso quasi trascinandomi, ad una media terribile di 4'12''. La media sugli ultimi cinque chilometri è di 4'00''/km. Orribile, davvero.
Il superamento del 20° coincide con l'ultimo sorpasso effettuato a mie spese. Ma ora so che non manca più molto, ora so che la distanza che manca equivale alla distanza è più simile alle distanze che sto preparando in questo periodo. Insomma, mi dico, è il momento di provarci, a finire in modo dignitoso. L'accelerazione è repentina, e gli ultimi 500 metri percorsi in uno stretto corridoio formato dai tifosi da una carica pazzesca. Non avevo mai fatto un arrivo così, con tanta gente intorno. Sembrava l'arrivo di una tappa di montagna al Tour de France. Vedo la folla intorno a me, ma non mi giro a guardare nessuno. Guardo solo davanti a me. Riprendo chi mi aveva superato, e schiaccio sull'acceleratore per la mia solitaria volata finale. I volti scorrono veloci ai miei lati. E' bellissimo, mi dico; sono qui per vederci correre, e non voglio deluderli. Il tempo dell'ultimo chilometro mi darà ragione: percorso di nuovo ad una media di 3'36'', ma con gli ultimi 400m corsi a meno di 3'25''. Giusto l'arrivo, mi permetto di rallentare: ormai il tempo che speravo di fare è lontano, e così mi permetto il lusso di prenderla per quello che, in fondo, volevo che fosse: un modo per divertirmi. Controllo dietro di me, l'altro atleta è lontano abbastanza. Allora mi giro, e percorro gli ultimi 50m di gara all'indietro, tagliando così il traguardo, quasi volessi in questo modo guardarmi alle spalle, e salutare i chilometri percorsi: ci avete provato, ma non avete avuto la meglio su di me! Alla fine, ce l'ho fatta comunque, sono arrivato al traguardo.

Il tempo finale è 1h18'11''. 3 minuti peggio di quanto speravo di fare, e di quanto forse potrei fare con una preparazione adeguata. Ma mi va bene così: sono 30°, su quasi 3000 arrivati. Non è già questa una bella soddisfazione? E poi... mettiamola così: questo ora è il mio personale... Il fatto che non sia troppo basso, mi darà magari modo di batterlo più facilmente la prossima volta!


Sicuramente è stata una giornata piacevole, per quanto faticosa, e sono contentissimo di aver corso questa splendida gara. All'anno prossimo, può darsi, per provare a fare di meglio!


Ricapitolativo:
5km: 17'30''
10km: 35'36''
15km: 54'06''
20km: 1h14'05''
21,100km (traguardo): 1h18'11'' tempo totale, 1h18'06'' tempo effettivo.
Posizione in classifica generale: 30°
Posizione in classifica per categoria: 21°

venerdì 16 aprile 2010

Benvenuti sul mio nuovo blog!

Ciao a tutti, sono Luca Ferroglio.
Non è il primo blog che apro, questo... ne ho già un altro online, da un po' di tempo, sulla fotografia.

Questo blog, invece, sarà a proposito di una mia grandissima passione: l'atletica leggera.
E' una passione che ho scoperto relativamente tardi, quando già avevo 22 anni, ma che fin da subito mi ha preso moltissimo. Ho cominciato fin dai primi tempi a gareggiare, e sono arrivato in breve a ritagliarmi un posto in squadra per i campionati nazionali di cross prima, ed anche in pista in seguito.

Non mi ritengo un grande campione, tutt'altro, ma sono contento di togliermi alcune piccole soddisfazioni.
Questo blog per me sarà un modo per raccontarvi le mie sensazioni, i miei allenamenti, le mie gare, le mie prestazioni.
Non solo... spero in qualche modo che il riscontro di voi lettori mi aiuti in qualche modo a migliorare; ho la brutta abitudine di essere un po' incostante. Chissà che, sapendo di deludere anche solo qualcuno di voi, lo scrivere su questo blog non mi aiuti a trovare quella costanza negli allenamenti che mi servirà in futuro a migliorare i miei risultati?

Ecco per ora quali sono i miei migliori risultati (gare in pista):
1500m: 4'18,62'' (25/04/2007, Villanova D'Asti)
3000m: 9'19,6'' (28/03/2010, Torino)
3000siepi: 9'59,39'' (12/07/2007, Torino)
5000m: 15'47,59'' (29/06/2007, Alessandria)


Domenica invece correrò la mia prima mezza maratona agonistica. Si tratta della Mezza Maratona di Annecy (associata alla sorella maggiore, la Maratona, che partirà al mattino).
L'ora di partenza è prevista per le 14:00... E naturalmente vi racconterò come è andata!
Sarà quello il mio primo vero post su questo nuovo blog! Vi racconterò le varie fasi e sensazioni della gara.
Mi raccomando, leggete numerosi!

A presto, dunque

Luca